Il Purgatorio

Si può parlare di Purgatorio oggi?

Questo è il nostro nome di famiglia, ereditato dalla seconda metà del XIX secolo. Un nome che spesso suona un po’ strano nel XXI secolo, soprattutto in alcuni paesi occidentali dove le parole “anima” e “purgatorio” sono in via di estinzione… Eppure, questo nome porta con sé una storia: la storia di colei che ce lo ha lasciato in eredità e la storia di tutte le Suore Ausiliatrici che hanno voluto vivere con lei e dopo di lei la missione aperta da questo nome: aiutare ciascuno a prendersi cura del soffio di vita che gli ha permesso, gli permette e gli permetterà di scoprire l’amore incondizionato di Dio, anche nelle prove dolorose che punteggiano ogni vita umana qualunque essa sia.

cosa dicono le suore oggi?
 

 

Fuoco d’amore

Per Eugenie Smet, fondatrice della Congregazione, questo amore incondizionato di Dio è come un fuoco ardente che mantiene vivo il desiderio di amarlo a sua volta e di testimoniare questo amore per tutti, senza eccezione. Questo fuoco purificatore, questo amore di Dio, che giorno dopo giorno ci insegna pazientemente ad amare, siamo invitati a riconoscerlo e ad accoglierlo presente e attivo in ognuno di noi e in ogni essere umano in cammino su questa terra o già passato attraverso la morte.

il purgatorio nell’immaginario comune
 

Camminare insieme e accompagnare

Per rispondere a questo invito, cerchiamo, per quanto possibile, di essere vicini alla folla anonima dei poveri e dei piccoli, a coloro che sono dimenticati ed esclusi dalle nostre società, sia a livello materiale che a livello umano e spirituale. Attraverso questa presenza, che assume forme diverse secondo il tempo, la cultura e il paese, speriamo di dare una modesta testimonianza dell’amore incondizionato di Dio per ognuno di noi.

 
 

Comunione dei Santi

Testimoniare l’amore incondizionato di Dio per ognuno di noi fa parte della paziente ricerca quotidiana di creare e ricreare incessantemente relazioni fraterne che permettano a ciascuno di trovare il proprio cammino di umanizzazione, di dare il meglio di sé e così dare gloria a Dio. Nella sua tradizione, la Chiesa chiama le relazioni fraterne “comunione dei santi” e, nel Credo degli Apostoli, proclamiamo che la comunione dei santi è una delle opere dello Spirito.

testimonianze di vita
 

Ogni persona è un tesoro 

Giorno per giorno, desideriamo lasciare che lo Spirito apra i nostri cuori all’accoglienza di ogni persona per costruire una comunione che rispetti la diversità dei percorsi e l’uguale dignità di ogni persona umana. Tale accoglienza non è mai acquisita una volta per tutte e richiede una conversione che deve essere accolta sempre di nuovo, nella fede nella pazienza e nella misericordia infinita di Dio.

 
 

“Crediamo, infatti, che non ci sono frontiere all’amore e siamo solidali con tutti coloro che seguono Gesù Cristo nella sua Pasqua, siano essi ancora sulla terra o già passati attraverso la morte. Li accompagniamo con la preghiera, l’azione e la comunione nella prova, pur sapendo che l’amore trasfigurante di Dio è un dono gratuito” (Cost.18)