Cosenza

Viviamo a “Cosenza Vecchia”, in mezzo alla gente, in un appartamento di un vecchio palazzo. Abbiamo scelto questa zona perché il quartiere oggi rappresenta una periferia della città. Come tale, è conosciuto per il degrado e l’abbandono delle Istituzioni che lo caratterizzano, eppure è tra i centri storici più affascinanti d’Italia e la vita tra i vicoli ci permette di riconoscerci nei legami col vicinato e nelle relazioni che è facile instaurare.

Ognuna di noi ha impegni diversi, ma come comunità desideriamo essere una presenza nelle realtà ecclesiale e sociale. Proviamo a metterci in ascolto dei bisogni del territorio (collaborando con realtà associative ed ecclesiali) e a vivere relazioni semplici e gratuite con gli abitanti del quartiere.


Mi chiamo Ilaria, sono giovane professa al quarto anno di voti. Arrivata a Cosenza quest’anno, sperimento una gioia particolare: l’osservare, l’ascoltare, il riconoscere, il tessere legami con il contesto nuovo in cui sono. Dai colleghi dell’Istituto di Scienze Religiose, (dove studio per la Licenza), alle persone che incontro in parrocchia, il vicinato, i volti che pian piano mi diventano familiari nel quartiere del centro storico dove viviamo, tutto concorre e mi accompagna nell’inserimento. E insieme a queste persone, risuona in me una Parola: “dite Pace a voi”.
Essendo appena arrivata, ho l’opportunità di gustare la lentezza di un tempo che non posso possedere, che scorre tra un sorriso ricevuto e un sorriso donato, una chiacchiera con l’uno e con l’altro, aperture di cuore che sono doni gratuiti.
Passando da panorami mozzafiato di montagne e colline che abbracciano la città, mi piace stupirmi davanti al Dio delle sorprese, cercarlo e trovarlo in ogni cosa e persona.


Mi chiamo Claudia, ho 70 anni, appena compiuti e sono a Cosenza da 2 anni e poco più. Sono in pensione e quindi posso dedicarmi al volontariato, che ho sempre promosso e che ora vivo anch’io. Sono impegnata con la Migrantes e con la Caritas e posso mettere insieme, in ambedue i luoghi, l’ascolto e l’incontro diretto con le persone e attività di formazione, di approfondimento, di promozione, collaborando con persone da cui imparo la dedizione, la creatività, l’impegno a tutto campo.

L’ascolto e l’incontro con stranieri e italiani, mi avvicina alle situazioni di povertà e alle difficoltà che molti si trovano ad affrontare e mi obbliga a ricercare soluzioni, aiuti, a esercitare memoria e fantasia, e la virtù della speranza ma contemporaneamente la virtù dell’umiltà per vivere il limite e l’impotenza.

Un gruppo di coppie con cui ascolto e rifletto sul Vangelo, incontri e occasioni di confronto e di preghiera, il gruppo ecumenico ravvivano la speranza di una Chiesa plurale e senza divisioni…

Cosenza e dintorni così eterogenea, con la sua bellezza…la natura e i colori, i vicoli, gli angoli storici e i nuovi palazzi …le persone e le variegate convivenze…”mi rallegrano il cuore” e mi fanno dire “ci sto bene”!


Sono Lorena e vivo a Cosenza da settembre 2014. Insegno matematica in un istituto tecnico industriale della provincia, ormai da quasi 8 anni, con un passaggio anche nella sezione carceraria della scuola. Il contatto con gli adolescenti mi fa toccare con mano i grossi cambiamenti in corso, accelerati nel post-pandemia. In un sistema dell’istruzione che mette al centro la vita dei ragazzi solo a parole, il confronto con i colleghi con cui viaggio è spesso di conforto e di sostegno nella fatica del lavoro educativo.