Un risultato corale

Un risultato corale

di sr Chiara Labasin

Non avrei mai immaginato di poter riprendere gli studi alla mia età e conseguire una nuova laurea a 54 anni! Il 1 ottobre ho discusso la tesi, dal titolo “Peccato ecologico come categoria etica del nuovo millennio”, e mi sono laureata in Scienze Religiose, presso l’Istituto S. F. di Sales di Rende (CS). Sono felice di questo traguardo che è l’esito di un percorso iniziato in salita, ma che si è dimostrato una straordinaria opportunità.

La scrittura della tesi è iniziata proprio nel momento in cui è stato annunciato il lockdown. Il blocco delle attività apostoliche in cui ero impegnata mi ha costretta alla scrivania e ha permesso che potessi dedicarmi quasi a tempo pieno alla scrittura.

Inizialmente è stato molto faticoso, la “sindrome del foglio bianco” alimentava la mia incertezza e non riuscivo a trasformare in testo scritto i pensieri che via via si componevano in me. Inoltre, le biblioteche erano chiuse e non tutto era facilmente reperibile on line. Che fare?

La risposta che ha sbloccato la situazione e mi ha permesso di procedere è ben presto arrivata. La risorsa straordinaria sono state le Ausiliatrici e alcuni amici che hanno condiviso articoli e libri da cui ho potuto attingere materiale utile per il mio elaborato. Inoltre, è stato fondamentale il continuo confronto in comunità che mi ha permesso di riordinare le idee. Ma il sostegno più importante è stato quello di una consorella che ha seguito passo passo il mio lavoro, dandomi indicazioni di metodo e di contenuto. Mi ha incoraggiata nei molti momenti di sconforto e mi ha stimolata a dare il meglio. Il risultato finale è davvero corale.

Ho sperimentato il valore profondo e molto concreto della fraternità la cui ricchezza genera in me un profondo sentimento di gratitudine, ma anche il desiderio di restituire nella logica di un’economia circolare.

Sono fermamente convinta che la cura dei legami è l’unica via possibile per costruire quella famiglia universale caratterizzata dalla «comunione sublime» e per la quale vale la pena spendere la vita!