Venerdì 17 settembre 2021: un giorno speciale per le ausiliatrici d’Italia…
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da sr Giuse e sr Françoise
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A Roma, la comunità era riunita in preghiera intorno a Ilaria, che si preparava a pronunciare il suo impegno di consacrazione al Signore nell’Istituto. Un evento di speranza e di festa! …
Allo stesso momento a Firenze, è stata celebrata la Messa di ringraziamento e di saluto alle Ausiliatrici, che lasciano la città dopo più di 130 anni di presenza, a Viale Don Minzoni ed in Via Mannelli. Due avvenimenti portatori di sentimenti diversi, quasi opposti, ma che in realtà esprimono un unico desiderio di donazione, di vita.
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La Messa è stata concelebrata nella Parrocchia del Sacro Cuore dal parroco don Simone, con altri tre sacerdoti. Tra i partecipanti erano presenti alcune catechiste della Parrocchia, dei membri dell’Associazione San Ignazio, gli amici che sono venuti in comunità per condividere la Parola e l’Eucarestia, oltre ad alcuni operatori e volontari della Caritas Diocesana e della scuola di Italiano, con cui abbiamo condiviso il servizio ai più poveri ed esclusi della società.
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Abbiamo ringraziato il Signore per tutti i doni ricevuti nel corso dei 130 anni di presenza delle Ausiliatrici nella città, le tante persone incontrate, conosciute e con cui abbiamo fatto un cammino che spesso si è aperto alla speranza, alla fiducia nella vita, in particolare i tanti malati visitati a domicilio, le ragazze della tratta o le persone senza dimora, ai tanti bambini, giovani e adulti, accompagnati nella preparazione ai sacramenti, alle tante persone con cui abbiamo condiviso la nostra fede e l’impegno nel servizio ai poveri, nei limiti delle nostre forze. Il Cardinale Betori, in visita pastorale nel 2017, aveva ringraziato per la presenza del nostro carisma nella Chiesa Fiorentina.
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Quindi, abbiamo ricordato il significato del nostro nome, che può sembrare così antico e fuori moda…
Però, nel tempo in cui si celebra i 700 anni di Dante Alighieri, il Purgatorio suscita un interesse nuovo! Così nel libro di Aldo Cazzullo “Il posto degli uomini” (sett. 2021): “Il Purgatorio è una salita luminosa, che conduce alla salvezza”. E’ il luogo dell’attesa della felicità. E’ una terra di frontiera tra l’uomo e Dio. Lì, non ci sono le tenebre, splende il sole. Non si scende, si sale.
Invece, per Franco Nembrini, il Purgatorio è “la cantica del peccato e del perdono”, dove la debolezza dell’uomo si apre, anche solo “per una lacrimuccia” alla Misericordia di Dio. E’ un’operazione di verità, attraverso i passaggi della vita e della morte. Un’immagine può esprimere l’opera di Dio nel cuore di ogni persona: è come un fuoco che illumina e purifica. S. Caterina da Genova, donna sposata e molto impegnata con i malati e poveri del suo tempo, ha fatto l’esperienza in vita dell’amore di Dio, che brucia e dà felicità.
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Perché “Ausiliatrici delle anime del Purgatorio”?… La nostra fondatrice, Maria della Provvidenza nel 1800 è stata affascinata da questo amore di Dio per la moltitudine di persone, vicine e lontane, che vivono e muoiono ogni giorno nel mondo. Chi pensa a loro? Che cosa possiamo fare per loro?… Una giovane Cinese, che l’aveva sentita da lontano, le mandò questo biglietto: “Tu ami il fuoco di Dio e lo comunichi agli altri”.
Siamo chiamate ad “andare verso i più abbandonati di questo mondo e dell’altro”. Ogni persona, è amata da Dio, da un amore di misericordia speciale. E’ un appello a camminare sulla terra, con lo sguardo verso l’Eternità. Un cammino di speranza, fondato sull’amore del Signore morto e risorto per noi.
Tu hai lanciato la tua croce come un ponte verso la morte, perché gli uomini possano passare dal paese della morte a quello della vita
S. Ephrem il Siriaco